Disturbi dell’alimentazione
Sono l’unica ortica che muore
Poesia haiku
tra spine di grano.
Il disturbo alimentare ha origine nel cuore della personalità, spesso si ha la sensazione di una costante inadeguatezza, come se si sentisse “oscurato”, inesistente, paralizzato, il nucleo di Sé che promuove l’individuazione, ovvero quello che dovrebbe farci percepire identità, senso di efficacia, autostima, etc.
Il corpo, diventa teatro di tale inadeguatezza, un tentativo, seppur malato, di riequilibrare e riparare il diffuso sentimento di incapacità e di mancanza di identità che caratterizza il disturbo di personalità, nelle manifestazioni cliniche di di anoressia, bulimia e obesità.
È molto frequente inoltre la descrizione quasi fisica di un “vuoto”, un “buco” che in genere viene collocato all’interno dell’addome e costituisce, una volta “somatizzato”, il motivo “ fisiologico” del perché uno abbia la necessità di abbuffarsi. Al contrario un “pieno negativo”, una “negatività interna”, una sorta di “mostruosità” interna, cui si accennava prima, è ciò che deve venir eliminato con il vomito autoindotto.
Trattamento dei disturbi dell’alimentazione
I disturbi alimentari sono disturbi del Sé in cui la lotta per la sopravvivenza psichica, per il senso di identità, per l’autostima, per l’ideale di Sé, avviene nel corpo, attraverso l’alimentazione.
La terapia, in un contesto di intervento interdisciplinare spesso integrato con altre figure professionali ha il compito di riconoscere questa lotta e la sua dignità e liberare il Sé nascosto nel corpo sofferente e nel disturbo alimentare e di riavviare un processo di individuazione attraverso un lungo e doloroso passaggio dai fantasmi corporei alle rappresentazioni psichiche.
DISTURBI ALIMENTARI PSICOGENI: “ECLISSI” DEL SÉ ED ESPERIENZA DEL CORPO Giancarlo Di Luzio (Psichiatra, Psicoanalista SPI-IPA, Membro Docente COIRAG-IAGP)