Depressione
Dovunque mi fossi trovata, sul ponte di una nave o in un caffè di Parigi o a Bangkok, sarei stata sotto la stessa campana di vetro, a respirare la mia aria mefitica.
Sylvia Plath
La depressione non è un’esperienza affettiva che può limitarsi allo stato d’animo della tristezza, ma è una condizione psicopatologica caratterizzata da sintomi ben precisi che includono mancanza di energia, di vitalità, di progettualità, senso di impotenza, disturbi del sonno o ipersonnia, irritabilità, affaticabilità, riduzione dell’autostima, tendenza all’autocolpevolizzazione, perdita di fiducia nel futuro, anedonia, rallentamento dei movimenti e in casi più gravi ideazioni suicidarie, disturbi dell’appetito, umore cupo al mattino, ansietà, tristezza pervasiva, perdita dell’interesse sessuale e ritiro sociale.
La sintomatologia descritta è sostanzialmente simile nella maggior parte dei casi e corrisponde ad un vissuto di perdita di qualcuno/qualcosa che si ritiene necessario per il mantenimento del benessere ed è correlato alla perdita dell’autostima. Perché si configuri un’esperienza depressiva, è, però, necessaria la presenza dell’aggressività, un’aggressività diretta contro se stessi. Questo aspetto, peraltro, è ciò che differenzia la depressione dalla semplice tristezza, condizione che non ferisce il sentimento di sé, non implica un calo di autostima e non toglie la speranza.
Dunque la sintomatologia è sempre la medesima, mentre le cause possono essere anche molto diverse e legate a funzionamenti psichici differenti. Per esempio, la depressione, può caratterizzarsi per la presenza di un senso di colpa, di una sensazione di sconfitta e di fallimento. Sono circostanze nelle quali risulta centrale una fragilità narcisistica a causa della quale, ogni volta che la realtà non corrisponde alle aspettative, gli equilibri affettivi si dimostrano precari e vulnerabili.
Ci sono poi individui che mostrano una difficoltà “strutturale” nel dare continuità al senso del proprio valore in assenza di conferme e di riconoscimenti provenienti dall’esterno. La sintomatologia depressiva in questo caso si caratterizzata per l’angoscia di abbandono e per il bisogno di essere amati.
Esistono, infine, forme depressive particolarmente radicate nel carattere degli individui.
Si parla in questo caso di “disturbo di personalità depressivo-masochistico”, che porta l’individuo a ricercare situazioni punitive, procurandosi una sofferenza psicologica. In questi soggetti prevale l’idea di poter essere amati solo mortificando se stessi, di riuscire ad evitare la perdita dell’amore con la sofferenza. Il masochista morale “è un depresso che continua a sperare” (McWilliams, 1994) mantenendo a tutti i costi una relazione con l’oggetto, anche se a prezzo della propria infelicità.
Ci sono circostanze in cui l’affetto depressivo “non trova le parole” e si esprime nel corpo, con somatizzazioni di vario genere che rientrano nella configurazione della cosiddetta “depressione mascherata”: non si osserva il tipico abbassamento del tono dell’umore, mentre prevalgono i sintomi somatici, come dolori diffusi, disturbi gastrointestinali, cefalea, insonnia, stanchezza persistente o altri sintomi fisici.
Talvolta è invece un ricorrente stato di agitazione a mascherare un sottostante assetto depressivo: il sentimento di incapacità e fragilità intrinseco alla depressione fa sì che ogni cosa, ogni impegno, scelta o relazione, possa diventare una minaccia al proprio equilibrio. L’allerta permanente che ne consegue si manifesta con una sintomatologia ansiosa, in apparente assenza di depressione.
Infine la depressione può presentarsi insieme alla patofobia, con il convincimento angoscioso, di essere affetti da qualche malattia fisica grave, in assenza di una corrispondenza nella realtà
Trattamento della depressione
Vista la complessità delle cause sottostanti la sintomatologia depressiva, è importante dedicare molta attenzione e cura nella raccolta della storia di vita e nelle fasi iniziali della conoscenza con il paziente, in modo da centrare il lavoro psicoterapeutico sulle origini della sofferenza. In particolare, dove è presente il coinvolgimento del corpo, diventa particolarmente indicato l’uso dell’emdr e della mindfulness.
Stefano Tugnoli “Depressione” SPI web
La Mindfulness è un modo apparentemente semplice di rapportarsi con il tempo presente che permette di costruire un senso di stabilità e sicurezza